Oggi più che farvi entrare in cucina, vi apro la porta del mio cuore e dei miei pensieri.
Cucinare per me è una gioia e una passione però vi confido che è anche un’EMOZIONE SPECIALE. Mi ricorda mamma e nonna, mi ricorda il patrimonio di usanze e piaceri della mia infanzia e della mia giovinezza, mi ricorda le esperienze ai fornelli con quella che è poi stata la mia famiglia da moglie e madre.
Tutti questi momenti e il valore che mi hanno insegnato a dare al cibo sono sempre con me. Il rispetto di ogni genuinità, il piacere della tavola, la delizia dei colori, dei profumi e dei sapori, sono nel mio DNA.
Credo nella tradizione e insieme credo nell’innovazione: le bontà del pranzo e della cena permettono di conservare i gusti, di sperimentarne nuovi, di beare spirito e palato… e anche di fare cultura del territorio, delle stagioni, delle cotture e delle ricette!
Anche se la vita è spesso difficile, avrete capito che amo sorridere e affrontare tutto con garbo ed entusiasmo. Ecco, forse la cucina per me è un fantastico mondo di gentilezza creativa! Dolce o salata, ogni pietanza è un microcosmo di cure. Questa idea bellissima mi ha aiutato e mi aiuta, ogni giorno. La mia avventura di food lover e food blogger è prima di ogni altra cosa la mia avventura di donna curiosa, aperta, solare e positiva. Mi piace imparare, mi piace provare, mi piace migliorare. Metto sul fuoco a cuocere lentamente i desideri, i progetti, le riflessioni, le scoperte, i sogni. Mi sfido! E sfido pure la tristezza o le preoccupazioni, che non mancano mai.
Perché nel piatto alla fine c’è tutto quello che sono. Tutta la mia energia, tutta la mia generosità.
Alle volte nonostante la stanchezza passo ore a mescolare, impastare, friggere, infornare e decorare. Lo faccio perché penso che la vita sia anche la responsabilità e la dedizione per fare cose buone! Insomma la cucina è un po’ una metafora, no?
Ogni ingrediente ha un ruolo e deve dialogare e amalgamarsi con gli altri ingredienti. Ogni passaggio è importante. Per ogni cosa ci vuole il suo tempo. Si mangia con la bocca ma anche con gli occhi.
Tutti questi piccoli grandi principi sono lezioni!
E poi naturalmente c’è la meravigliosa sensazione di essere arrivati, dopo le migliori scelte e il giusto lavoro, a un risultato che mette appetito a tutti…

Grazie a un’amica, ho scoperto in questi giorni un libro appena pubblicato: “I piatti che hanno fatto l’Italia” di Bruno Di Ciaccio. Un ottimo spunto per rammentare quanto la cucina sia anche una preziosissima ricchezza per la nostra Storia e poi magari per trovare ispirazione per le mie prossime imprese ai fornelli.
Ci rivediamo nei prossimi giorni, Raggi di Sole, perché ho in serbo per voi qualche ghiotta proposta per le feste naturalmente!